Tenuta di San Donato
Una storia autentica
Tra i suoi ulivi e le sue vigne, svetta sul Colle di San Donato a Calenzano nelle brulle campagne fiorentine.
Una lunga tradizione, un grande amore per la terra e passione per il buon Olio ed il buon Vino.
La Tenuta di San Donato è ubicata a nord della Pieve sull’omonimo colle nel comune di Calenzano in provincia di Firenze.
Il complesso di edifici che costituiscono la villa fattoria, situato in posizione panoramica fra i terrazzamenti piantati a ulivi alla quota di 120m sul livello del mare, fa parte del piccolo nucleo di case chiamato il Borgo, il più antico fra i complessi abitativi del Colle di San Donato.
Una delle case coloniche del Borgo fu trasformata in Villa Fattoria, con annessa cappella gentilizia, a fine Settecento.
A metà dell’Ottocento la Tenuta venne acquisita dalla nobile famiglia fiorentina Morrocchi e successivamente diventò proprietà dei Marchesi Pancrazi.
Oggi la Tenuta è giunta alla nipote Maddalena Pancrazi che, insieme alla sua famiglia, si dedica con passione e costante ricerca alle attività della fattoria e, grazie al contributo tecnico dell’agronomo, tutela l’autenticità rurale e i valori tramandati nei secoli.
Nel frantoio e nella cantina della Tenuta avvengono le principali attività agricole: la produzione di Olio extra vergine di oliva e di Vino.
Marzo 2021, Maddalena Pancrazi e Alessandro Roccavilla
LA REALTÀ ARTIGIANALE
Immersa nella natura
Da qualche anno Maddalena Pancrazi e la sua famiglia hanno scelto di abbandonare definitivamente la città per trasferirsi nella Villa Fattoria e seguirne da vicino tutte le attività garantendo altresì il controllo della filiera e tutelando l’autenticità della realtà rurale conservatasi nei secoli.
La produzione artigianale di Vino e Olio è il risultato di un grande lavoro e di una costante ricerca finalizzata all’affermazione di un’elevata qualità.
Oltre alle vigne e agli ulivi, sono i boschi ad occupare la maggior parte dei terreni appartenenti alla Tenuta.
La biodiversità che caratterizza queste terre ed il suo dinamico equilibrio necessitano di essere salvaguardati e, al contempo, interpretati come preziose risorse. Per questo motivo e per il futuro, chi lavora tra queste colture dedica costante attenzione alla sostenibilità: per la terra, per le sue creature, per le persone che se ne prendono cura e per il consumatore finale.
L’agronomo e il suo prezioso lavoro